UniVerso per Biennale Democrazia – Incontri

23 - 25.03.2023

Campus Luigi Einaudi, OGR, Teatro Gobetti, Aula Magna della Cavallerizza Reale, Teatro Carignano

background parallax element
background parallax element
background parallax element
background parallax element

UniVerso per Biennale Democrazia – Incontri

Nell’ambito di UniVerso, l’Università di Torino propone una serie di incontri che si inseriscono nel programma dell’ottava edizione di Biennale Democrazia, la manifestazione promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino. L’edizione 2023 è dedicata al tema della libertà che Biennale affronta articolando la riflessione in quattro percorsi tematici: Liberi tutti!, Conflitti di libertà, La libertà come format, Immaginare la libertà

In questo quadro si inserisce il programma di incontri di UniVerso che affronta il tema in una prospettiva multidisciplinare per coglierne sfumature, contraddizioni, limiti e possibili sviluppi. Gli appuntamenti coinvolgono la comunità universitaria, il territorio e il pubblico di Biennale Democrazia, spaziando dalle nuove forme di giornalismo all’innovazione di impresa, dai processi psicologici alle arti performative. Venerdì 24 marzo, con la presenza di Jean-François Bayart, trova spazio all’interno del programma anche una tappa della ‘Carovana delle libertà scientifiche’ per Fariba Adelkhah, antropologa a Sciences Po a Parigi, prigioniera scientifica in Iran dal giugno 2019.

Gli incontri UniVerso per Biennale Democrazia

Giovedì 23 marzo, ore 18.00, Aula Magna del Campus Luigi Einaudi 

In auto, in doccia, in palestra. L’informazione al tempo dei podcast 

con Annalisa Camilli e Francesco Costa. Coordina Franca Roncarolo. Incontro organizzato in collaborazione con _resetfestival e The Goodness Factory. Inaugurazione Democrazia diffusa.

I podcast sono forse il fenomeno giornalistico più interessante degli ultimi anni. In Italia li ascoltano oltre 15 milioni di persone – tra cui molti under 35, il segmento più ostile ai media tradizionali. Nell’intimità delle nostre giornate nascono abitudini nuove: la fruizione è facile (persino un po’ pigra), la qualità in continuo aumento, e all’ascolto solipsistico risponde il costituirsi di community attive e competenti. Dalle news all’approfondimento, dal crime alla storia, il mondo dell’informazione vive un cambiamento repentino. Incentrato sul mezzo narrativo più antico: la parola.

Venerdì 24 marzo, ore 11.00, OGR – Binario 3

Open Innovation. Verso la libertà della conoscenza

con Marco Lavazza, Ilan Misano e Cristina Prandi. Coordina Elisa Rosso.

Molte imprese, spesso di grandi dimensioni, hanno messo l’Open Innovation al centro delle proprie scelte strategiche. Uno schema ormai decisivo anche nei modelli di sviluppo economico. Ma di che cosa si tratta? Secondo tale paradigma, le imprese devono aprirsi a idee, strumenti e competenze provenienti dall’esterno: università, centri di ricerca, startup, consulenti, aziende non concorrenti. L’università assume così due nuovi ruoli: motore di una filiera che va dalla curiosity-driven alla market driven innovation, e ente di formazione degli innovatori del futuro.

Venerdì 24 marzo, ore 18.00, Teatro Gobetti

La disuguaglianza mina la libertà

con Maria Grazia Monaci, Chiara Volpato e Alessandro Zennaro.

Le disuguaglianze socio-economiche, oggi in continuo (e scandaloso) aumento, sono la prima causa del disagio che pervade le nostre società. Ma costituiscono anche una minaccia per la libertà e la democrazia. Le società disuguali sono infelici: la disuguaglianza ci allontana dagli altri, impedendoci di provare empatia. Accresce i timori per il futuro e diminuisce la fiducia nel sistema sociale e politico. Ma le disuguaglianze, come tutte le costruzioni umane, non sono inevitabili. E affrontarle richiede anzitutto di indagare i processi psicologici che aiutano a sorreggerle.

Venerdì 24 marzo, ore 21.00, Aula Magna della Cavallerizza Reale

Iran. Da una rivoluzione all’altra

con Jean-François Bayart, introduce Farian Sabahi. Saluti di Stefano Geuna. 

La mobilitazione iniziata nel 2022 non è un unicum: si inserisce invece all’interno di una ricca storia di movimenti politici che parte dal XIX secolo. L’Iran è preda di una “situazione termidoriana”: le élite rivoluzionarie si trasformano di volta in volta in classe politica di professione, e procedono – ricorrendo alla coercizione – a un’intensa accumulazione di capitali. Nel corso di questa storia, l’idea di libertà prende forma mescolando repertori politici importati e repertori ideologici autoctoni, in chiave politica e religiosa. Come nel caso della questione, emblematica, del velo.

Sabato 25 marzo, ore 15.00, Teatro Carignano

Viva Verdi. Opera e libertà, tra drammaturgia e creazione artistica

con Davide Livermore, in dialogo con Giulia Carluccio.

A partire dal richiamo al celebre motto “Viva Verdi” e al significato che rivestiva in epoca risorgimentale, il regista Davide Livermore, in dialogo con Giulia Carluccio, si soffermerà sui temi della libertà e identità nazionale che ricorrono in molta drammaturgia verdiana e operistica. Ci si interrogherà in particolare su come la libertà creativa della regia lirica contemporanea possa attualizzarne il valore e restituirne il senso.

Scarica il programma completo qui.

Biennale Democrazia. Gli incontri proposti da UniTo in occasione dell'edizione 2023 della manifestazione promossa dalla Città di Torino.

Tutti gli eventi UniVerso per Biennale Democrazia sono a ingresso libero fino a esaurimento posti con la sola modalità di distribuzione dei tagliandi di ingresso a partire da un’ora prima dell’incontro davanti a ciascuna sede. È possibile prenotare il posto in sala  preventivamente (la prenotazione è facoltativa) con un costo di 5 euro + commissione sul sito di Biennale Democrazia.

I protagonisti

Annalisa Camilli

Giornalista, ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare, nel 2007, alla rivista Internazionale per cui scrive reportage e inchieste. I suoi articoli sono stati tradotti da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian, Woz e Rsi. Nel 2017 ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award per l’inchiesta La barca senza nome, e per il giornalismo ha ricevuto nel 2019 il premio Cristina Matano e nel 2020 il Premio Saverio Tutino. Nel 2019 con un consorzio di giornalisti europei si è aggiudicata il Concordia award per la libertà di stampa. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019) sulla campagna di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo, finalista al Premio Leogrande nel 2020 e al Premio Estense nel 2020. Ha scritto il saggio Un giorno senza fine. Storia dall’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie 2022), ispirato al podcast Da Kiev, di Storielibere.fm, in cui narra la sua esperienza in Ucraina durante l’invasione russa. È autrice del podcast Limoni, il racconto del G8 di Genova vent’anni dopo.

Francesco Costa

Giornalista e vicedirettore del giornale online il Post. Lavora al Post fin dalla sua fondazione nel 2010 e ne è vicedirettore dal 2016. Esperto di politica e cultura statunitense e più volte inviato sul campo, ha collaborato con numerosi giornali e riviste italiane e dal 2015 cura il progetto “Da Costa a Costa”, una newsletter con oltre 50.000 iscritti e uno dei primi podcast giornalistici in Italia. In tv è autore e volto della miniserie “The American Way”, realizzata per DAZN 2021. Ha pubblicato tre libri per Mondadori, “Questa è l’America” (2020), “Una storia americana” (2021) e “California” (2022). Dal 2021 conduce per il Post il podcast giornaliero Morning, una rassegna stampa commentata.

Franca Roncarolo

Insegna Comunicazione pubblica e politica all’Università di Torino, dove dirige il Dipartimento di Culture, Politica e Società. I suoi interessi di ricerca si concentrano sui temi della leadership politica nelle democrazie mediatizzate, del giornalismo e delle campagne elettorali nelle diverse arene. Autrice di vari libri, fra cui Leader e media (Guerini 2008) e I media e le politiche (il Mulino, 2015, con L. Bobbio,) ha pubblicato numerosi articoli in riviste internazionali.

Marco Lavazza

Dopo la Scuola di Direzione Aziendale, nel maggio 2002, è entrato in azienda come membro del Consiglio di Amministrazione, nel quale siede insieme agli altri rappresentanti della famiglia Lavazza. In seguito ha trascorso alcuni anni approfondendo la conoscenza dell'azienda: dopo un'esperienza iniziale di tipo manageriale, ha intrapreso uno studio approfondito delle dinamiche produttive, per poi dedicarsi definitivamente all'area commerciale, sia nel settore "Home" che in quello "Away from Home". Nel 2006 ha assunto la responsabilità dello sviluppo internazionale dell'azienda come Responsabile Sviluppo e Acquisizioni; ha ricoperto questa carica fino al giugno 2011, quando è diventato Vicepresidente della Luigi Lavazza S.p.A. Membro del Consiglio Generale di Confindustria, è anche Presidente dell'Unione Italiana Food e Vicepresidente dell'Unione Industriale di Torino. È inoltre membro dell'Advisory Board di "RABOBANK European Food and Agribusiness".

Ilan Misano

Ingegnere biomedico del Technion Israel Institute of Technology, esperto di Telemedicina e Digital Health. E’ inoltre laureato in Economia e management. Appassionato di innovazione e tecnologia avanzata, Ilan gestisce attualmente 14 progetti di telemedicina in Italia in cui sono coinvolte collaborazioni con aziende ed istituti di ricerca israeliani. Nel suo ruolo di Program Manager dello Startup Growth Lab – acceleratore di startup di Google Israele – aiuta le nuove aziende della Startup Nation ad espandersi globalmente. In precedenza ha lavorato in MedicVision, startup biomedicale di image processing per le immagini della TAC e RM. Successivamente ha operato nel dipartimento Business e Marketing di Procter&Gamble. Ilan è stato nominato da ICE nella lista dei ’40 Under 40′ giovani piu’ influenti in Israele.

Cristina Prandi

Professoressa Ordinaria di Chimica Organica presso l’Università di Torino. I suoi interessi scientifici sono legati allo sviluppo di metodologie sintetiche innovative in mezzi non convenzionali in linea con i principi della sostenibilità e della chimica verde, e alla sintesi di composti bioattivi. Ha svolto attività di ricerca sulla sintesi di fitormoni (Strigolattoni) concentrandosi sugli studi di relazione struttura-attività, sulla progettazione di derivati bioattivi e sullo sviluppo di molecole marcate fluorescenti. Ha anche svolto ricerche sull’uso degli analoghi di molecole naturali per la loro attività antitumorale e antivirale. Insieme a colleghi dell’Università di Torino, ha fondato uno spin off accademico di nome Strigolab srl, per la sintesi e commercializzazione di fitormoni. È stata coordinatore di numerosi progetti nazionali ed internazionali. È autrice di più di 130 pubblicazioni scientifiche, 2 libri, 5 brevetti, 4 capitoli di libri, editore di 3 numeri speciali e di numerose comunicazioni in congressi nazionali ed internazionali. Attualmente è Vicerettrice alla Ricerca, coordinatrice del progetto strategico di Ateneo Butterfly Area e referente scientifica del Progetto NODES Ecosistemi dell’Innovazione per l’Università di Torino.

Elisa Rosso

Dal 2006 al 2011, Direttore dell'Associazione Torino Internazionale, con responsabilità per il primo e secondo Piano Strategico dell'area metropolitana di Torino. Dal 2007 al 2013, Dirigente della Città di Torino, del settore Pianificazione Strategica e del Settore Fondi europei, Innovazione e Sviluppo Economico, con responsabilità sulla gestione dei fondi europei e sulle attività istituzionali e di sistema per l'innovazione. Dal 2013 al 2015, Consulente per lo sviluppo e la valutazione di progetti in ambito innovazione sociale per il Ministero dell'Università e Ricerca, il Consorzio Top-ix e successivamente Nesta Italia. Dal 2015 al 2020, Segretario Generale della Fondazione Centro di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale", con responsabilità diretta sulla pianificazione delle attività e sulla programmazione e gestione delle risorse economiche e della struttura operativa. Dal 2019 al 2021, responsabile del progetto Torino Social lmpact, piattaforma di coordinamento e sviluppo dell'ecosistema metropolitano per gli investimenti e l'imprenditorialità a impatto sociale, consulente per lo sviluppo strategico della Fondazione privata, Time2 e del Centro di Ricerca Tiresia - lmpact Finance and lnnovation - del Politecnico di Milano.

Maria Grazia Monaci

Laureata in Psicologia nel 1987 e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Psicologia Sociale e della Personalità nel 1993 all’Università di Padova. Ricercatore universitario dal 1998 e professore associato dal 2002, dal 2006 è professore ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università della Valle d’Aosta. Tra i suoi precedenti incarichi istituzionali nell’ateneo valdostano, dal 2008 al 2016 è stata prima Preside poi Coordinatrice del corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e dal 2017 direttrice di Dipartimento. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati su strategie di regolazione delle emozioni, atteggiamenti e pregiudizi verso le minoranze etniche, integrazione scolastica, psicologia della salute. Dal 1° novembre 2019 è Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta.

Chiara Volpato

È stata fino al novembre 2021 professoressa ordinaria di Psicologia Sociale presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. In precedenza ha lavorato negli atenei di Padova e di Trieste. I suoi interessi di ricerca riguardano l’ambito delle relazioni tra gruppi, con particolare attenzione per le tematiche della disuguaglianza, della deumanizzazione, del pregiudizio e del sessismo, dei rapporti tra psicologia sociale e storia. Ha pubblicato circa 120 articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali, una quarantina di capitoli in lavori collettanei e otto volumi. E’ impegnata nella divulgazione dei risultati scientifici nell’ambito della psicologia sociale. Tra gli ultimi volumi pubblicati in italiano: Deumanizzazione. Come si legittima la violenza (Laterza, 2011). Psicosociologia del maschilismo (Laterza, 2013). A settembre 2022, sempre per Laterza, è uscita un’edizione rivista e aggiornata. Le radici psicologiche della disuguaglianza (Laterza, 2019)

Alessandro Zennaro

Professore ordinario di psicopatologia e psicodiagnostica presso l’Università di Torino dove ricopre il ruolo di Vicerettore alla valorizzazione del patrimonio umano e culturale. Ha insegnato negli atenei di Padova e Aosta e ha ricoperto numerose cariche istituzionali, Preside di Facoltà, Direttore di dipartimento, Presidente della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi”. I suoi interessi vertono sui metodi di valutazione della Personalità, sull’eziologia delle manifestazioni psicopatologiche, sull’applicazione della teoria dell’evoluzione ai temi psicopatologici. Ha una moglie che ancora lo sopporta, un figlio ormai grande e due gatte.

Jean-François Bayart

Già direttore di ricerca al CNRS, direttore del CERI di Parigi, visiting professor all'Università di Torino nel 2005, 2007 e 2013, Jean-François Bayart è oggi professore all'IHEID di Ginevra, titolare della cattedra Yves Oltramare "Religione e politica nel mondo contemporaneo". I suoi libri principali riguardano la sociologia storica e comparata della politica: L'Etat en Afrique (1989), L'Illusion identitaire (1996. Traduzione italiana: L'illusione identitaria, Troina, Città Aperta Edizioni, 2009), Il governo del mondo (2004) e, più recentemente, L'energia dello Stato (2022). Ha inoltre studiato le società politiche della Turchia e dell'Iran (L'Islam républicain. Ankara, Téhéran, Dakar, 2010).

Farian Sabahi

Ricercatrice senior in Storia contemporanea presso l’Università dell’Insubria. Si occupa di Medio Oriente, Caucaso e Asia Centrale con una metodologia multidisciplinare che tiene conto di storia, economia, aspetti religiosi e culturali incluse le questioni di genere. Laureata in Economia Aziendale alla Bocconi e in Storia Orientale a Bologna, ha conseguito il Ph.D. in Storia dell’Iran alla School of Oriental and African Studies di Londra. Ha insegnato presso l’Università Bocconi, l’Università di Torino, l’Università di Ginevra, l’Academy of Diplomacy di Baku e presso la John Cabot di Roma dove è stata titolare del corso “History and Politics of Iran”. I suoi ultimi libri si intitolano Noi donne di Teheran (Jouvence, 2022), Storia dello Yemen (Istituto per l’Oriente C.A. Nallino, 2021) e Storia dell’Iran 1890-2020 (Il Saggiatore, 2020). Giornalista, collabora con il manifesto e il Corriere della Sera, ed è spesso ospite di trasmissioni in RAI e con l’emittente britannica BBC.

Giulia Carluccio

Prorettrice vicaria dell’Università di Torino, dove è professoressa di Cinema, Fotografia, Televisione e Media audiovisivi. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare i modi di rappresentazione del cinema e il divismo, le forme intermediali dello spettacolo contemporaneo e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo attraverso le nuove tecnologie e il digitale. Presidente della Consulta Universitaria del Cinema dal 2017 al 2022, dirige il Centro Ricerche sull’Attore e il Divismo ed è Vice Presidente della Film Commission Torino Piemonte. Presiede inoltre APEnet, la Rete italiana degli Atenei e degli Enti di Ricerca per il Public Engagement, ed è responsabile del progetto UniVerso, l’osservatorio culturale dell’Università di Torino.

Davide Livermore

Regista, cantante, scenografo, costumista, coreografo, scrittore, attore e insegnante. Come tenore si è esibito al fianco di artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Jose Carreras. Come regista, ha allestito spettacoli nei più importanti teatri del mondo, dal Teatro La Fenice di Venezia all’Opera House di Philadelphia, dal Bunka Kaikan di Tokyo alla Sidney Opera House, al Bolshoi. Ha lavorato per la TV Svizzera Italiana come regista, sceneggiatore e attore in W Verdi, Giuseppe e nella serie Livermore sciò, per cui è stato candidato al Prix de la Rose d’Or a Montreux nella categoria trasmissioni musicali. Nel 2013 è stato nominato Direttore Artistico del Centre de Perfeccionament Plácido Domingo al Palau de Les Arts Reina Sofia di Valencia, teatro di cui è divenuto Intendente nel gennaio 2015. Al Palau, la sua regia de La Forza del Destino diretta da Zubin Mehta ha vinto il Premio Campoamor 2015 per il miglior spettacolo dell’anno. Il suo allestimento de I Vespri siciliani al Regio di Torino, che ha inaugurato le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è entrato nella classifica dei Top Ten Musical Events del 2011 della rivista “Musical America”. Ha inoltre vinto il ‘Prix de la Critique de l’Europe Francophone’ con la messa in scena di Adriana Lecouvreur che ha inaugurato la stagione dell’Opéra de Montecarlo del 2017/18. Nel 2017 ha firmato la sua prima regia al Teatro alla Scala con Tamerlano, cui è seguita quella di Don Pasquale diretta da Riccardo Chailly. Alla Scala ha poi inaugurato quattro stagioni consecutive, come mai nessuno prima nella storia del Teatro: con Attila nel 2018; con Tosca nel 2019 – che ha battuto ogni record di audience per uno spettacolo d’opera in TV; con l’evento televisivo ‘…A riveder le stelle’ nel 2020 e, nel 2021, con Macbeth. Ricordiamo anche la fortunata esperienza al Festival del Teatro Greco di Siracusa dove tra il 2019 e il 2022 ha allestito Elena di Euripide e l’Orestea di Eschilo. Nel 2016 è stato nominato ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. A lungo direttore artistico del Teatro Baretti di Torino, è attualmente direttore del Teatro Nazionale di Genova.

Vedi la gallery