Prima di Aida: indigeni amazzonici e coloni portoghesi a confronto – Lezione con ascolti
24.05.2022 h. 17:00
Sala Blu del Rettorato
Nel quadro delle iniziative organizzate da UniVerso in occasione della grande mostra Aida, figlia di due mondi realizzata dal Museo Egizio di Torino, Martedì 24 maggio alle 17 nella Sala Blu del Rettorato, una lettura antropologico-musicale del Guarany di Antônio Carlos Gomes a cura di Alberto Rizzuti.
L’esame delle fonti letterarie e musicali è il punto di partenza per un’indagine che, sgusciando fra arti, miti e bassa gastronomia, getta una luce sghemba su genesi e fortuna del Guarany, opera-ballo del compositore brasiliano Antônio Carlos Gomes rappresentata al Teatro alla Scala il 19 marzo 1870, poco meno di due anni prima che vi andasse in scena Aida.
Il Guarany
Gli studi di Alfred Métraux e Isabelle Combès sul cannibalismo Tupinamba e quelli di William E. Arens e Francesco Remotti sui rapporti insospettabilmente stretti fra antropofagia e antropologia sono i solventi impiegati per estrarre da un lavoro spesso liquidato come un grosso polpettone diversi inquietanti sottintesi culturali. L’equilibrio del Guarani, il romanzo epico del grande scrittore brasiliano José Martiniano de Alencar che costituisce la fonte letteraria del lavoro di Gomes, cedette inesorabilmente il passo a un’opera di concezione eurocentrica e giustificazionista.
La drammaturgia salvifica del Guarany illude infatti lo spettatore insegnandogli che nel Bene (i bianchi) si nasconde il Male (il bianco cattivo), così come nel Male (gli indios) si nasconde il Bene (l’indio buono). Lungi dal denotare saggezza, la relativizzazione di Bene e Male rivela in chi la pratica una miopia affatto colpevole. Lusso perverso nel secol stolto, la rinuncia al potere critico è infatti spia della sola cosa di cui neppure un genio come Musil riuscì a dare definizione: l’imbecillità.