Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna – Convegno internazionale

14.10.2022 h. 09:00

Aula Magna della Cavallerizza Reale

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Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna – Convegno internazionale

Sebbene le origini del genere poliziesco coincidano con quelle della grande urbanizzazione europea e poi nordamericana, il thriller non è un genere solo metropolitano e la montagna, ambiente separato e chiuso, è il luogo ideale per custodire segreti e nascondere misteri.

Il 14 ottobre, UniVerso propone una giornata internazionale di studi curata dal Prof. Alessandro Perissinotto sul rapporto tra letteratura poliziesca e l’ambiente montano come preludio al RiStory Festival di Rivalta. In collaborazione con Unita.

La giornata di studi

Studiose, scrittrici e scrittori si confronteranno con la declinazione montana del giallo, ma senza dimenticare qualche piccola incursione al mare, così, tanto per cambiare panorama.

Intervengono: Myriam Roche (Université Savoie Mont Blanc – Unita), Emilie Guyard (Université de Pau et des Pays de l’Adour – Unita), Valentina Re (Link Campus University), Cristina Trinchero (Università di Torino), Roberta Sapino (Università di Torino), Nicoletta Cerrato (Assessore alla Cultura del Comune di Rivalta di Torino), Antonio Manzini, Giampaolo Simi, Alessia Tripaldi.

La mostra

Durante l’evento è presentata la mostra fotografica “Rocco Schiavone. Fotografie di scena di Daniele Mantione” allestita in Cavallerizza Reale. Rocco Schiavone è il protagonista dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini, pubblicati da Sellerio da cui è stata tratta la serie televisiva, diretta da Michele Soavi e coprodotta da Cross Productions e Rai Fiction in collaborazione con Beta Film, in cui Marco Giallini interpreta il vicequestore Schiavone.

Le fotografie sono esposte per tutta la giornata del 14 ottobre.

Consulta il programma completo di Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna qui.

Il poliziesco e la montagna. Studiose, scrittrici e scrittori si confrontano con la declinazione montana del giallo

I protagonisti

Alessandro Perissinotto

Docente di Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino, ha esordito come narratore nel 1997 ed è autore di diciassette romanzi, tra cui: Semina il vento (2011), Le colpe dei padri (2013, secondo classificato al premio Strega), Quello che l’acqua nasconde (2017), tutti editi da Piemme. Nel 2019 pubblica con Mondadori Il silenzio della collina, vincitore della nona edizione del premio Lattes Grinzane, e nel 2020, sempre per Mondadori, il thriller La congregazione. Le sue opere sono state tradotte in numerosi paesi europei, negli Stati Uniti e in Giappone.

Valentina Re

Professoressa ordinaria presso la Link Campus University, dove insegna Storia del cinema e Teoria e tecnica dei media digitali. Attualmente coordina il progetto di ricerca nazionale (PRIN 2020) finanziato dal MUR “Atlante del giallo. Storia dei media e cultura popolare in Italia (1954-2020)”. Dal 2017 al 2021 è stata responsabile di unità di ricerca e communication manager nel progetto di ricerca internazionale “DETECt - Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives”, finanziato dalla UE nell’ambito di Horizon 2020, e co-investigator nel progetto di ricerca nazionale (PRIN 2015) “Comizi d’amore. Il cinema e la questione sessuale in Italia (1948-1978)”, finanziato dal MIUR. È editor della rivista internazionale Cinéma & Cie e co-dirige la collana “Narrazioni seriali” (Mimesis). Si occupa principalmente di teorie del cinema e dei media, production e distribution studies, serialità televisiva. Tra le sue pubblicazioni si ricordano i volumi Le belle donne ci piacciono. E come! «Cinema nuovo», cultura comunista e modelli di mascolinità (1952-1958) (Diabasis 2021, con E. Mandelli); Aging girls. Identità femminile, sessualità e invecchiamento nella cultura mediale italiana (Meltemi 2021, curato con P. De Rosa and E. Mandelli); Streaming media. Distribuzione, circolazione, accesso (a cura di, Mimesis 2017); Game of Thrones. Una mappa per immaginare mondi (Mimesis 2017, curato con S. Martin); L’innesto. Realtà e finzioni da Matrix a 1Q84 (Mimesis 2014, con A. Cinquegrani); Cominciare dalla fine. Studi su Genette e il cinema (Mimesis 2012); Play the movie. Il DVD e le nuove forme dell’esperienza audiovisiva (Kaplan 2010, curato con L. Quaresima); Visioni di altre visioni: intertestualità e cinema (Archetipolibri 2007, con G. Guagnelini); Ai margini del film. Incipit e titoli di testa (Campanotto 2006).

Cristina Trinchero

Professoressa associata di Letteratura Francese (L-LIN/03) presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Letterature Moderne. È direttrice del Centro di Ricerca interdipartimentale DISH, Digital Scholarship for the Humanities, dell’Università di Torino, e componente del Comitato scientifico del Laboratorio di Ricerca “Open Tourism”. Le principali linee della sua attività di ricerca vertono su: relazioni culturali Francia-Italia − ricezione e circolazione di modelli letterari, figure di passeur de culture (monografie: Pierre-Louis Ginguené e l’identità culturale italiana nel contesto europeo, 2004; Leo Ferrero, “torinese di Parigi”. Un intellettuale tra Italia e Francia in età fascista, 2020; numerosi saggi e articoli su riviste); il teatro francese tra le due guerre (monografia: Gaston Baty animateur de théâtre, 2015; co-autrice della monografia Il Teatro di Torino di Riccardo Gualino (1925-1930). Studi e documenti, 2013); lo spazio urbano nell’immaginario letterario dell’Ottocento e del primo Novecento nella narrativa, nei resoconti di viaggi e nelle memorie di scrittori francesi che trattano in particolare di Torino e di Parigi (articoli e saggi in volume); percezione e restituzione del paesaggio, ambientale e umano, culturale e storico, dell’arco alpino occidentale, correlato a ricerche attorno alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio attraverso i canali della letteratura (articoli e saggi in volume).

Roberta Sapino

Assegnista di ricerca in Letteratura Francese presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne. I suoi interessi di ricerca comprendono le relazioni tra la letteratura e il digitale; le relazioni culturali tra l'Italia e la Francia, e le modalità con cui il romanzo rappresenta e promuove i territori. Ha partecipato al progetto di ricerca TutTo SotTo (Dipartimento di Studi Umanistici).

Antonio Manzini

Scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato Sangue marcio, La giostra dei criceti (del 2007, riedito da Sellerio nel 2017) e Gli ultimi giorni di quiete (2020). La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), L'anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l'amore l'amore (2020), Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). In altra collana di questa casa editrice ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015) e Ogni riferimento è puramente casuale (2019). Photo ©Kicca Tommasi

Giampaolo Simi

Fra le sue opere di narrativa più recenti ci sono Cosa resta di noi (Sellerio, 2015) con cui ha vinto il Premio Scerbanenco-La Stampa. La ragazza sbagliata (Sellerio, 2017) si è aggiudicato il Premio letterario Chianti 2018. Come una famiglia (Sellerio, 2018), uscito nell’estate del 2018, è stato finalista del Premio Bancarella 2019 e nello stesso anno ha vinto il Premio Letterario Rieti. Nel 2019 è uscito I giorni del giudizio (Sellerio). Assieme a Piera Degli Esposti ha scritto L’estate di Piera (Nero Rizzoli, 2020). Nel 2021 è uscito, sempre per Sellerio, Rosa Elettrica, seguito da Senza dirci addio nel maggio del 2022. È fra gli autori italiani pubblicati in Francia nella storica "Série Noire" di Gallimard ed è tradotto in lingua tedesca da Bertelsmann/Random House. Dal suo racconto Luce del Nord ha sceneggiato il tv movie omonimo, girato da Stefano Sollima per la serie Crimini (2010) di Raidue. Ha collaborato come soggettista e sceneggiatore alla serie tv RIS (quinta stagione), e alle tre stagioni di RIS Roma e alla serie Viola come il mare. È creatore – assieme a Vittorio Testa – della serie tv Nero a metà, prodotta da Cattleya e Raiuno in collaborazione con Netflix. È coautore del soggetto di Arrivederci Saigon (RaiCinema, Istituto Luce e Solaria Film), documentario diretto da Wilma Labate, presentato nella sezione Sconfini alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e finalista ai David di Donatello 2019. Con Wilma Labate, Carlo d’Amicis e Davide Barletti ha scritto il tv movie Se mi lasci ti sposo, in onda questo autunno su Raiuno.

Alessia Tripaldi

Sociologa e co-fondatrice dell’organizzazione Sineglossa. Ha lavorato per diverse case di produzione come sceneggiatrice. Gli scomparsi (Rizzoli, 2020) è il suo primo romanzo.

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