GEOdiversUniTO. Il bosco delle rocce – Installazione multimediale

04.10 - 04.11.2022

Cortile del Rettorato

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GEOdiversUniTO. Il bosco delle rocce – Installazione multimediale

In occasione della prima Giornata Mondiale UNESCO sulla Geodiversità (6 ottobre 2022) e della 16a European Geopark Conference “EGN2022” (Verbania 26-30 settembre 2022), un’iniziativa dedicata al tema della Geodiversità trasforma il Cortile del Rettorato in una “finestra sul mondo dei geoparchi”.

L’installazione

Al centro del Cortile del Rettorato, l’installazione multimediale GEOdiversUniTO – Il bosco delle rocce ideata da Giulia Carluccio, Marco Giardino e Vincenzo Lombardo e curata da Marco Giardino e Luca Morino, illustra la varietà di morfologie, materiali (rocce, sedimenti, acqua e ghiaccio) e processi geologici che caratterizzano il Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark, uno spazio di geodiversità unico che ospita una eccezionale sequenza di rocce che va dal mantello terrestre alla crosta inferiore fino alle rocce di copertura. Una sezione geologica di estremo valore scientifico, ben visibile in superficie e con continuità solo in questa zona della Terra.

Il bosco delle rocce

Il bosco delle rocce è una rappresentazione di questo patrimonio geologico e culturale: gli elementi naturali di geodiversità si “trasformano” nell’installazione in fiori e alberi collocati in cima a steli metallici. L’immagine d’insieme rimanda a un bosco incantato (e quindi a naturali forme di vita) ma anche a un agglomerato di grattacieli, simbolo – nel bene o nel male – del progresso del genere umano. Le rocce, come piante e animali, si muovono e si trasformano, impiegando, però, tempi lunghissimi al di fuori della scala umana. Il bosco delle rocce è immerso in un ambiente sonoro quasi impalpabile, è “aria che vibra”: musica e ritmo indecifrabili ma al tempo stesso avvolgenti, suoni del sistema geoparco, naturali e antropici, legati al lavoro dell’uomo sui materiali geologici.

L’installazione è accompagnata da un percorso espositivo che si sviluppa sotto il porticato del Cortile del Rettorato articolandosi in quattro sezioni tematiche che illustrano il ruolo rivestito dagli elementi della geodiversità – storicamente ma anche nella realtà attuale – nel determinare il valore del patrimonio naturale e culturale in tanto in termini tangibili quanto immateriali:

1) Ne parlano tutti: Geodiversità, Geopatrimonio, Geoparchi…

2) I Geoparchi UNESCO in Italia: opportunità per il territorio

3) Il Distretto Piemonte UNESCO: patrimonio per la regione, attrazione per il turismo

4) Il Geoparco mondiale UNESCO di Sesia Val Grande: conoscenza scientifica e sviluppo locale

S+T+ARTS4Water – Glacier

Infine, nella sala Principe d’Acaja, è esposto il progetto artistico sviluppato da Theresa Schubert nell’ambito di S+T+ARTS4Water grazie al supporto di UNIDEE Residency Programs, che indaga i sistemi fluviali come indicatori del cambiamento climatico e del suo impatto sulle acque. 

Credits

In occasione della prima Giornata Mondiale UNESCO sulla Geodiversità, il Cortile del Rettorato diventa una finestra sul mondo dei geoparchi.

I protagonisti

Marco Giardino

Professore di Geografia Fisica e Geomorfologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Torino. Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca “NatRisk” e Segretario del Comitato Glaciologico Italiano è membro del Consiglio direttivo della Cattedra UNESCO in Sviluppo Sostenibile e Gestione del Territorio. Si occupa di: geomorfologia, geodiversità e patrimonio geologico. È specializzato nello studio delle Alpi, in particolare nella loro evoluzione recente e nei rischi naturali dovuti alle condizioni climatiche e tettoniche; studia inoltre la geodiversità e il geoheritage al fine di sviluppare strategie efficaci di geoconservazione e di public engagement nel campo delle Scienze della Terra. In queste ricerche collabora con: Simon Fraser University (Vancouver, Canada), Adam Mickiewicz University (Poznan, Polonia), Université de Savoie-Mont Blanc (Chambery, France). Consigliere scientifico dell’UNESCO - International Geoscience Programme, del Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark, dei progetti Erasmus+ GEOclimHOME, H2020 ArcticHubs e dell’accordo CAI-UniTO-ImaGEO sull’osservatorio alpino di Capanna Margherita.

Luca Morino

Torinese, laureato in scienze geologiche, compositore, produttore e giornalista. All’attivo ha una vasta discografia sia con il gruppo Mau Mau che come solista. Collabora regolarmente con La Stampa e Radio3 Rai. Se non è nel suo studio di registrazione, un vecchio mulino che si affaccia sulla Dora Riparia, ama scovare luoghi solitari o abbandonati sparsi per il mondo. Sta ora lavorando a un nuovo album incentrato su una personale reinterpretazione dell’immaginario sonoro dei mitici “spaghetti-western”.

Vincenzo Lombardo

Professore Associato di Informatica all'Università di Torino, afferisce al Dipartimento di Informatica e al Centro di Scienza Cognitiva; insegna nel corso di laurea Multidams e dirige la Scuola del Virtual Reality & Multi Media Park.I suoi ambiti di ricerca, di tipo multidisciplinare, sono la modellazione computazionale di processi cognitivi, con riferimento al linguaggio, alla musica e al ragionamento, e le applicazioni dell'intelligenza artificiale nella comunicazione multimodale e all'espressione artistica. I suoi lavori sono pubblicati su libri, riviste (Cognitive Science, Cognition, Computer Music Journal, IEEE Transactions on Neural Networks) e atti di congresso a livello nazionale e internazionale su Intelligenza Artificiale e Linguistica Computazionale. Con Andrea Valle è autore del testo Audio e multimedia, (Apogeo Editore, 2002-2005-2008).

Theresa Schubert

Artista, ricercatrice e curatrice di base a Berlino, con le sue opere esplora visioni non convenzionali della natura, della tecnologia e del sé mettendo in discussione l'antropocentrismo e favorendo visioni alternative e/o nuove esperienze sensoriali. La sua pratica combina media audiovisivi e ibridi a installazioni o performance concettuali e immersive che includono materia organica e organismi viventi, algoritmi e intelligenza artificiale. Di recente ha cominciato a lavorare con ambienti video immersivi e scansioni laser 3D per sfidare le modalità di percezione e mettere in discussione la relazione uomo-macchina nelle società ipertecnologiche in cui il divario natura-cultura sembra dissolversi nel regno digitale. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo tra cui Ars Electronica Linz, Art Laboratory Berlin, KW Institute for Contemporary Art Berlin, Newcastle Region Art Gallery, Electro Fringe Festival Australia, Futurium Berlin, Istanbul Biennial, European Media Art Festival, Kapelica Gallery, Museum Villa Rot, MMOMA Moscow, Museo di Arte Contemporanea Perm e Zebrastraat Gent. photo ©Margherita Pevere

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